In questo interessantissimo volume, l'autrice ci racconta le emozioni e l'affettività visti da
chi vive con una condizione dello spettro autistico. Tample Grandin è una persona che ha saputo impostare la vita ottenendo grandi
soddisfazioni e una buona integrazione sociale, dopo aver vissuto anni
di isolamento e incomprensioni. Per riuscire a sopravvivere al suo
periodo di difficoltà vissuto da ragazza al College si era fatta
costruire "La macchina degli abbracci", un macchinario in legno
che le dava l'impressione di essere abbracciata evitando le sgradevoli
sensazioni tattili che provano spesso le persone con autismo.
"La macchina degli abbracci" è il titolo del libro scritto da Tample Grandin, una donna con una forma di neurodivergenza (si discosta dalla neurotipicità) che la porta a stabilire una forte connessione con molti animali, coi quali avverte una profonda empatia.
I bambini nello spettro autistico manifestano spesso una spiccata avversione verso determinati cibi, un forte senso di fastidio in merito a certi tessuti, ai
rumori forti e anche a piccoli gesti improvvisi e spontanei, come per esempio i buffetti sulla guancia. Alcuni non amano il contatto fisico perché sono
ipersensibili al tatto e questo trasmette loro una scarica troppo intensa (come
per noi un forte solletico). Questo non significa che
siano anaffettivi ma semplicemente che, per entrare in sintonia con loro, si debba trovare la strada giusta.